La responsabilità individuale per la violazione dei diritti di proprietà intellettuale e la disponibilità dei fornitori di connettività ad informare i clienti di eventuali segnalazioni da parte dei titolari di tali diritti oggi alla base del cosiddetto patto alla francese - si legge nella nota dell'Associazione - sono già stati rappresentati e proposti da AIIP nel 2003.
In sostanza gli ISP sarebbero solo degli ambasciatori della rete.
Ma sono due gli ostacoli che si frappongono a questa soluzione. In primo luogo, il fatto che gli ISP siano tenuti a inoltrare queste segnalazioni alla Polizia delle Comunicazioni, pena la responsabilità civile dei danni fatti dagli utenti. In seconda battuta, il fatto che gli utenti siano perseguibili d'ufficio per queste violazioni, situazione che prevede che l'informazione rimanga segreta, una volta inoltrata la denuncia.
In questo senso l’AIIP nel suo comunicato stampa spera che «il rinnovato interesse sul tema possa ora contribuire a sciogliere i nodi dell’attuale quadro legislativo e che anche in Italia si possa portare a compimento il processo di autoregolamentazione avviato insieme ai titolari dei diritti».
[via Punto Informatico]