In Italia attualmente si producono in un anno 800 mila tonnellate di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), per una media pari a 14 kg per ogni abitante. Finora della loro gestione se ne occupavano i comuni mentre, secondo il decreto ministeriale del 25 settembre 2007 n. 185 che a sua volta recepisce la direttiva europea 2002/96/Ce, ora saranno i produttori stessi a doversene fare carico. Lo scopo è quello di responsabilizzare i produttori, i quali per ridurre le spese dovranno introdurre tutti gli accorgimenti in grado di limitare il volume, il peso e la pericolosità degli apparecchi.
Il Ministro Pecoraro Scanio ha detto che l'Italia cercherà di raggiungere i quantitativi fissati dall'Ue entro il 31 dicembre 2008: 4 kg di raccolta differenziata per persona mentre attualmente è di soli 1,15 Kg.
Per disfarsi di un'apparecchiatura elettronica sarà possibile portarla in una delle costituende "eco-piazzole" o in alternativa rivolgersi direttamente al negoziante nel caso dell'acquisto di un nuovo prodotto per sostituire quello non funzionante.
Il Ministro Pecoraro Scanio ha detto che l'Italia cercherà di raggiungere i quantitativi fissati dall'Ue entro il 31 dicembre 2008: 4 kg di raccolta differenziata per persona mentre attualmente è di soli 1,15 Kg.
Le norme entreranno in vigore martedì 20 novembre, in seguito alla pubblicazione in «Gazzetta Ufficiale» del decreto ministeriale 25 settembre 2007, n. 185 [...]
Per finanziare il sistema di raccolta e di recupero, i produttori di apparecchiature hanno la possibilità, ma non l'obbligo, di applicare un contributo: la cosiddetta visible fee. Il sovrapprezzo, definito dal produttore o dal sistema collettivo al quale ha aderito, deve essere commisurato ai costi sostenuti per garantire il recupero o il riciclo e verrà applicato da lunedì prossimo, 12 novembre.
Il sistema distributivo riceverà fatture in cui sarà evidenziato il contributo e dovrà comunicare ai consumatori, con cartelli nei punti vendita, l'ammontare del fee richiesto dal produttore.
Il sistema realizzerà così una diversa ripartizione dei costi di gestione dei rifiuti tecnologici: mentre oggi sono pagati in modo indifferenziato da ogni cittadino con la tassa o la tariffa per la gestione dei rifiuti urbani, nelle prossime settimane le risorse per garantire il recupero degli apparecchi saranno assicurate dai consumatori che acquisteranno questo genere di prodotti.
Per disfarsi di un'apparecchiatura elettronica sarà possibile portarla in una delle costituende "eco-piazzole" o in alternativa rivolgersi direttamente al negoziante nel caso dell'acquisto di un nuovo prodotto per sostituire quello non funzionante.
[via Il Sole 24 ORE]
2 commenti:
# - 11/11/07, 02:04
Anonimo ha detto...
Fantastico, un'altra tassa così incentiviamo sempre di più la gente a comprare all'estero per evadere questa tassa e pure l'IVA...
# - 13/11/07, 08:19
Giuseppe ha detto...
@Stefano Petroni, sono direttive dell'Ue. Secondo me l'idea è buona, responsabilizza i produttori, ma a questo punto i comuni dovrebbero diminuire anche la tassa per i rifiuti urbani...