mercoledì 9 gennaio 2008

Copyright sul Web: la cultura digitale italiana deve essere degradata

Mentre in tutto il mondo il 2008 è celebrato come l’anno del sorpasso di Internet sugli altri mezzi di comunicazione in Italia si pensa a come "degradare" il Web.

Il 21 dicembre 2007 è stato apportato un emendamento all’Articolo 70 della legge sul diritto d’autore tramite l’inserimento di un secondo comma. Una estensione che diverrà effettiva con l'ormai imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Questo il testo:

1-bis. È consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro. Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, sentiti il Ministro della pubblica istruzione e il Ministro dell'università e della ricerca, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, sono definiti i limiti all'uso didattico o scientifico di cui al presente comma

Un dispositivo che secondo FIMI costituisce una "buona mediazione tra le necessità di accedere ai contenuti culturali e le necessità di tutelare il copyright come un buon compromesso che soddisfa gli interessi di tutti".

Senatori e deputati che hanno approvato la modifica sembrano d'accordo con l'industria musicale. Non altrettanto gli esperti: Manlio Cammarata di InterLex spiega come la norma, a prima vista capace di dare la stura alla pubblicazione web di opere protette, crea in realtà una nuova serie di divieti.

Quindi su Internet potranno essere pubblicate solo immagini e musiche “degradate”, solo per uso didattico e non a scopo di lucro. Personalmente trovo assurdo l'obbligo del degrado delle opere pubblicate ma è anche difficile pensare che un sito web possa esistere senza finanziamenti di alcun tipo, come è anche difficile trovare un blog senza gli annunci di AdSense, ecco quindi "lo scopo di lucro" a cui nessuno potrà sottrarsi.

[via Punto Informatico]

7 commenti:

# - 09/01/08, 19:49

Anonimo ha detto...

Ma che schifo!

# - 09/01/08, 20:53

Anonimo ha detto...

Cioè... io devo "degradare" se no non posso mettere nel blog? se a me piace una musica o una immagine è perchè non l'ho "degradata".. altrimenti che la metto a fare??? E poi così non si cozza contro il copyright??? Mi sembra assurdo.. troppo... forse ho capito male io... mah.. un sorriso Giuseppe, a presto. :)

# - 09/01/08, 21:26

Chit ha detto...

La cosa che trovo più assurda è che con i quintali di munnezza che abbiamo per le strade e le pezze al sedere questi perdano tempo con queste caxxate!
Questo trovo più inquietante e fastidioso e non mi va giù!!

# - 09/01/08, 22:51

Ritana ha detto...

e bravo! ti sei "adsensanto" anche tu ;) ...cmq è sempre uno spettacolo leggere tra le righe dei post "cerchi Bambole gonfiabili?" "trova la tua anima gemella"...mi chiedo sempre chi è che clicchi su sti improponibili link di google:)

# - 10/01/08, 12:16

Giuseppe ha detto...

@Gianfranca, se intendi la norma allora sono d'accordo con te ;-P
Se si pensa che questo provvedimento interesserà anche Wikipedia allora si può capire davvero quanto sia sbagliata questa norma.

@Maggietheflower, secondo questa norma solo per uso didattico non c'è l'obbligo del "degrado". Cara Vale purtroppo non ti sbagli, è davvero assurdo chiedere di "degradare" un immagine o una canzone :-( ...eppoi come dice Manlio Cammarata di InterLex bisogna vedere cosa si intende per "bassa risoluzione o degradate"...

@Chit, cmq anche questa volta la classe politica ha dimostrato che di Internet non capisce proprio nulla! O_O

@Ritana, eh sì, mi sono "adsensanto" anche io :-D
E' vero, certi annunci sono davvero uno "spettacolo" :-D ...invece, altre volte li trovo ridicoli su determinati post o blog: "Sei di Forza Italia?" su un blog di sinistra?! :-D

@tutti, buona giornata :-)

# - 13/01/08, 00:51

Unknown ha detto...

non ho mica capito...
scusa ma come può funzionare una legge italiana (a parte che è cretina) sul web?
myspace?
sarà tardi e io scema.
adsense no grazie ;)

# - 13/01/08, 18:28

Giuseppe ha detto...

@Batsceba, beh, loro ci provano ma poi riescono a fare solo delle proposte cretine... ;-) Cmq da quello che so la legge italiana è applicabile anche se il server non è in Italia. Prima avevo citato Wikipedia, qui puoi trovare l'esito della valutazione che loro hanno fatto sulla questione della legislazione da applicare. La regolamentazione di Internet è tale che deve evitare i "paradisi telematici", cmq è un argomento abbastanza complesso che magari in futuro proverò ad affrontare su questo blog.

Per AdSense, perchè no? ;-)


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