giovedì 25 ottobre 2007

Editoria: un comma esclude i blog dal ddl

(ANSA) - ROMA, 24 OTT - Il sottosegretario Ricardo Levi ha proposto un 'comma aggiuntivo' al ddl di riforma dell'editoria che esclude i blog dall'articolo 7. La norma impone l'iscrizione al Registro operatori della comunicazione (Roc) per i siti internet e il comma dice che sono esclusi dall'obbligo i soggetti che accedono o operano su internet per prodotti o siti ad uso personale. 'Sono esclusi - spiega Levi - i blog che non rientrano in questo comma teso a ridefinire le responsabilita' di chi opera sul web'.

Prima del sottosegretario Ricardo Levi era stato lo stesso Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni a dire che il ddl sull'editoria andava modificato:

L'allarme lanciato da Beppe Grillo e ripreso da molti commenti al mio blog è giustificato, scrive Gentiloni, aggiungendo che la correzione è necessaria perché la norma in questione "non è chiara e lascia spazio a interpretazioni assurde e restrittive".

Quindi le critiche erano giustificate perchè ci vuole un comma per non includere i blogger nel ddl sull'editoria. In pratica si tratta di un ddl scritto male perchè non c'era l'intenzione di colpire i blogger, ma il nuovo ddl dovrà evitare che si ripetano casi come quello del Tribunale di Aosta che con la sentenza del 26/05/2006 aveva già equiparato un blogger al direttore responsabile di una testata registrata.

6 commenti:

# - 25/10/07, 13:17

Tanuccio ha detto...

La blogsfera ha vigilato molto bene... Peccato che questo dovrebbe essere un compio dei giornali

# - 25/10/07, 20:08

Anonimo ha detto...

Bene, l'abbiamo scampata bella

# - 26/10/07, 02:09

Giuseppe ha detto...

@Lupo Sordo, sono d'accordo, la blogosfera italiana si è comportata bene :-)

@Tisbe, sembra che il pericolo ci sia ancora...

Questo che segue è il comma riportato da Beppe Grillo sul suo blog e che lui ha appreso da Zeusnews.it

"Sono esclusi dall'obbligo di iscrizione al Roc i soggetti che accedono ad internet o operano su internet in forme o con prodotti, come i siti personali o ad uso collettivo che non costituiscono un'organizzazione imprenditoriale del lavoro".

Da "prodotto editoriale" ora siamo arrivati che bisogna capire cosa si intende per "organizzazione imprenditoriale del lavoro". Secondo Beppe Grillo il pericolo per i blogger c'è ancora poichè non è chiaro cosa si intende per "organizzazione imprenditoriale del lavoro". Infatti si chiede se chi propone pubblicità dal suo sito/blog, come ad esempio Google AdSense, ricade in questo caso. Oppure se chi vende un prodotto on line è un imprenditore del lavoro. Sono moltissimi i blog (compreso il mio) che hanno AdSense e in tal caso sarebbe davvero inutile l'introduzione di questo comma. Infine Beppe Grillo cita l'articolo del Times:

"Secondo il Times, il governo italiano “non sembra capace di adattarsi al mondo moderno” e la spiegazione è semplice: “Anche il vostro Paese funzionerebbe in questo modo se i vostri nonni fossero in carica”, sostiene l’articolo."

Vabbè, aspettiamo la risposta di Levi...

# - 26/10/07, 13:42

Anonimo ha detto...

Davvero, sono stanco, non ne posso più di questi politici avulsi dal mondo contemporaneo. Ogni volta che si mettono in testa di fare davvero qualcosa per il Paese c'è da aver paura delle conseguenze. Si facessero consigliare dai loro figli: di certi argomenti ne sapranno sicuramente più di loro.
Saluti.

# - 26/10/07, 22:02

Chit ha detto...

Ma sai che quasi quasi avrei voluto diventare "editore". Si ok, pagavo la tassa etc. etc. etc. però... mi spettavano anche i contributi per l'editoria ;-)
buon weekend

# - 28/10/07, 09:33

Giuseppe ha detto...

@DaveBooty, eh, il Times ha proprio ragione... :-(

@Chit, :-D
...mi sa che questi ci vogliono nominare "editori senza portafoglio"! ;-)

@tutti, buona domenica :-)


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