giovedì 21 giugno 2007

Carlo Parlanti e la (in)giustizia americana: FIRMIAMO l’APPELLO

Accolgo l'invito di Claudio (aka Chit) e pubblico la storia di Carlo Parlanti.

Nel 2001 il Parlanti negli Stati Uniti incontra Rebecca White con la quale intreccia una sporadica relazione. Nel Novembre dello stesso anno la White, che nel frattempo è rimasta disoccupata ed ha incontrato difficoltà economiche, si trasferisce con il Parlanti al Westlake Village (vicino a Malibu, sud Carlifornia.). Dopo alcuni mesi, pero’, il rapporto si incrina ed il 16 luglio 2002 lo stesso viene concluso definitivamente con la richiesta ufficiale alla White di trovarsi un’altra sistemazione. Nell’agosto del 2002, il Parlanti decide di concludere la sua avventura americana e ritornare in Italia alla ricerca di nuove e migliori opportunità di lavoro.
Di nuovo in Italia il Parlanti riprende la sua vita di sempre inconsapevole che il giorno 18 luglio 2002 la White ha sporto denuncia contro di lui affermando di essere stata picchiata, legata e stuprata. Il mandato di arresto spiccato dalle autorità statunitensi nei confronti del Parlanti non viene mai inviato o recepito in Italia, tanto che il nostro connazionale continua a vivere e lavorare in Italia e spostarsi per lavoro sia in Europa che in Canada rimanendo all’oscuro di quanto accaduto negli Stati Uniti.
Nel luglio del 2004 il Parlanti si trova in transito all’aeroporto di Duesseldorf quando viene arrestato dalla polizia tedesca e trasferito nel carcere cittadino. Qui rimane detenuto nel carcere tedesco per quasi un anno senza che gli venga data alcuna comunicazione in lingua Italiana. Mentre gli Stati Uniti richiedono l’estradizione del Parlanti, il Ministero di Giustizia Italiano tenta di far rientrare il connazionale in Italia ma senza successo, poiché la procura di Milano si rifiuta inizialmente ad aprire un fascicolo a carico del Parlanti senza evidenze a sostegno. Non essendoci nemmeno la denuncia firmata dalla presunta parte lesa, e nonostante venga poi ricevuta, a seguito di una rogatoria internazionale, il magistrato che trattava il fascicolo non riscontra requisiti per richiedere una custodia cautelare,sebbene un cittadino italiano può essere procedibile in Italia per sequestro di persona e violenza sessuale,anche quando il fatto di violenza viene commesso all’estero.
Nell’Aprile 2005 il legale Italiano del Parlanti presenta ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per violazione dei trattati internazionali in materia di estradizione, ma il ricorso viene giudicato inammissibile. Il 3 giugno 2005 la Germania accoglie la richiesta di estradizione da parte degli Stati Uniti ed il Parlanti viene trasferito a Ventura, in California. Estradato in America il Parlanti e’ sottoposto a procedimento penale. Durante la prima udienza il procuratore distrettuale – l’accusa - introduce il caso dichiarando che l’imputato ha precedenti penali in Italia per stupro e rapina a mano armata. In realta’ non vi e’ alcun precedente penale (cliccando potete viusalizzare la fedina penale di Carlo). Durante il procedimento la White cade in innumerevoli contraddizioni ma nonostante questo il 20 Dicembre scorso la giuria popolare ha emesso un verdetto di colpevolezza in ordine a tutti i capi di accusa. La sentenza con la determinazione della pena è stata emessa il 7 aprile 2006: La sentenza pronunciata in 9 anni di reclusione da scontare nel penitenziario Californiano.

Carlo Parlanti è in prigione da tre anni senza che ne sia mai stata dimostrata la colpevolezza al di la di ogni ragionevole dubbio, è necessario che si mettano in atto tutte le iniziative possibili sia da parte dello stato californiano sia di quello italiano, per chiarire questa vicenda e dimostrare, o la colpevolezza di Carlo Parlanti al di sopra di ogni ragionevole dubbio in trasparenza e onestà, o restituirgli la sua vita e la sua libertà al più presto possibile.



Il sito di Carlo Parlanti: www.carloparlanti.it


[via Il blog di Chit]

6 commenti:

# - 21/06/07, 11:34

Anonimo ha detto...

Fatto.
Queste vicende mi lasciano sconcertato. Non so se ricordi quel film di nanni Loy (credo) con Alberto Sordi: Detenuto in attesa di giudizio.

Un sorriso così
Mister X di Comicomix

# - 21/06/07, 13:02

Chit ha detto...

grazie Giuseppe, sapevo di poter contare anche sul tuo aiuto quando ho parlato con la sua compagna e le ho detto di essere in contatto con tanti amici con spiccato senso della giustizia ;-)

GRAZIE anche da parte sua,
GRAZIE di cuore

;-)

# - 21/06/07, 21:29

Anonimo ha detto...

Io ricordo il film...sembra incredibile, ma è vita vera, purtroppo.

Ho firmato anch'io e ho scritto qualche riga di post (dato che sono pigra...non come te), rimandando tutti al blog di Claudio.

Ciao, Giuseppe :-)

# - 21/06/07, 22:29

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Ho firmato pure io. Bel lavoro, ragazzi, speriamo bene!

# - 22/06/07, 00:54

Giuseppe ha detto...

@Comicomix, è vero il film (è di Nanni Loy e) ricorda un po' questa vicenda. Io credo che sia legittimo chiedere un processo giusto ed è questo che viene chiesto nella petizione.

@Chit, non conoscevo la storia di Carlo Parlanti e quindi ti ringrazio di avermi informato.

@Gianfranca, il tam tam è una grande cosa ;-)
Quanto alla pigrizia, io sono troppo pigro! ;-))

@Ed, il merito è di Claudio, non conoscevo la storia di Carlo Parlanti ...speriamo bene!

# - 17/08/07, 22:51

Anonimo ha detto...

Grazie a tutti voi, adesso c'è una firma in più ed un video su youtube!!!

http://www.youtube.com/watch?v=6_3f8xVMglg

oppure cercate la parola ingiustizia.
Grazie ancora di cuore a tutti quanti.
Michele Parlanti. fratello di Carlo


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