giovedì 9 agosto 2007

Prima la gente poi i brevetti: L'India mantiene il suo ruolo di "farmacia dei Paesi poveri"

In un precedente post vi avevo parlato dell'iniziativa di Medici Senza Frontiere e oggi sono lieto di comunicarvi che, come tutti i firmatari della petizione, ho ricevuto questa email:

Carissimo sostenitore,

Da parte di tutto lo staff di Medici Senza Frontiere vogliamo ringraziarti personalmente di aver aderito alla petizione di Medici Senza Frontiere per chiedere a Novartis di rinunciare alla causa intentata contro il Governo Indiano.

Come forse avrai già saputo, lunedì 6 agosto, la Corte Indiana ha respinto il ricorso della multinazionale Svizzera.

La Novartis aveva trascinato in giudizio il Governo Indiano per forzarlo a modificare la legge indiana sui brevetti in modo da ottenere una più facile e più ampia protezione della proprietà intellettuale per i suoi prodotti. Novartis affermava che la legge indiana – che consente entro certi limiti la produzione di versioni generiche di alcuni medicinali essenziali - non rispetta le regole fissate dall'Organizzazione Mondiale del Commercio. Ma queste lamentale sono state giudicate prime prive di fondamento dall'Alta Corte di Chennay.

La sentenza della Corte indiana è un grande sollievo per tutti i medici e i pazienti che nei Paesi in via di sviluppo dipendono dagli equivalenti generici e di qualità dei farmaci salva-vita prodotti in India a prezzi accessibili per i Paesi più poveri.

Questa decisione avrà un impatto diretto su molte medicine che sono essenziali nei nostri progetti. Per esempio, l'India potrà evitare di riconoscere i brevetti su alcuni farmaci di nuova generazione cruciali per la terapia dell'HIV: in questo modo le industrie indiane potranno avviare la produzione di equivalenti generici e la concorrenza contribuirà ad abbassare i prezzi.

Abbiamo appreso con piacere che Novartis non intende opporsi alla sentenza e chiediamo alla multinazionale di astenersi da ogni ulteriore tentativo di far dichiarare illegittima la legge indiana.

Non ci illudiamo che questa sentenza possa risolvere il problema dell'accesso ai farmaci: c'è ancora molto da fare per abbassare i prezzi dei farmaci salvavita esistenti e per stimolare lo sviluppo di nuove medicine e test diagnostici disperatamente necessari. Ma la tua firma e quelle delle altre 420mila persone che hanno aderito hanno creato un movimento globale che ha aiutato l'India a mantenere il suo ruolo di "farmacia dei Paesi poveri".

Grazie di cuore per il sostegno!

Tido von Schoen-Angerer ,
Direttore della Campagna per l'accesso ai farmaci essenziali, Médecins Sans Frontières

Christophe Fournier ,
Presidente Internazionale di Médecins Sans Frontières

Raffaella Ravinetto ,
Presidente di Medici Senza Frontiere Italia

P.S. Per maggiori informazioni sulla causa e per altre notizie consulti il nostro sito www.medicisenzafrontiere.it o www.accessmed-msf.org

2 commenti:

# - 12/08/07, 03:57

Anonimo ha detto...

Non ero a conoscenza di questa petizione; meno male che è andata a buon fine :-)

# - 12/08/07, 12:12

Giuseppe ha detto...

@Gianfranca, è una bella notizia e conoscendoti sono sicuro che avresti firmato la petizione :-)


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