Il primo dominio nazionale '.it' compie vent'anni. Fu infatti il Cnr, il Consiglio nazionale delle ricerche, a depositarlo e a far nascere la rete italiana, la quarta in Europa. E oggi e' ancora l'Iit, l'Istituto di Informatica e Telematica del Cnr, a registrare i domini nel nostro Paese, che nel frattempo sono diventati un milione e mezzo, sono sesti al mondo per diffusione, e crescono di circa 20 mila al mese. Lo ricorda la newsletter dell'Istituto, che riporta le testimonianze dei pionieri di allora che hanno fatto la 'storia' della rete tricolore. Il primo collegamento in assoluto alla rete Internet - il 30 aprile del 1986: da Pisa agli Stati Uniti, passando per il satellite - fu frutto del lavoro dei ricercatori dell'allora neonato Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico (Cnuce). Alla stessa struttura, venti mesi dopo, le autorita' americane che regolavano (e regolano ancora) la rete, assegnavano la gestione del Registro dei domini ''.it'' in virtu' delle competenze tecniche e scientifiche maturate dai suoi esponenti, quarti in ordine di tempo in Europa ad adottare l'Internet protocol. Il servizio di registrazione (tecnicamente: Registro del ccTLD .it) oggi e' gestito dall'Iit-Cnr di Pisa, erede del Cnuce. All'epoca non esisteva ancora il World Wide Web, l'Internet per eccellenza, identificato dalla sigla www. ''Nessuno, tra i ricercatori che allora contribuirono a realizzare la prima infrastruttura di rete e ai quali mi onoro di appartenere, avrebbe mai creduto che quello strano modo di far parlare tra loro computer diversi, sparsi in ogni luogo nel mondo, un giorno avrebbe rappresentato uno dei principali mezzi di comunicazione. E non per gli scienziati, ma per la gente comune'', osserva l'ingegner Enrico Gregori, direttore dell'Iit-Cnr e responsabile del Registro del ccTLD .it. ''Se oggi in Italia e nel resto del mondo - prosegue Gregori -, parole come blog, email, Web e domini sono entrate a far parte della vita quotidiana lo si deve soprattutto a quella generazione di ricercatori che, negli anni '80, ha saputo guardare al futuro, costruendo mattone su mattone il medium piu' esplosivo dell'era moderna''.
[via Yahoo! Notizie]
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